Crediti ECM: il ritiro sociale in adolescenza tra diagnosi precoce e autovalutazione

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• L’ERRESSEGI è uno strumento di autovalutazione rapido, autosomministrabile e facilmente integrabile nella pratica quotidiana dei servizi di neuropsichiatria infantile. Permette di rilevare precocemente i segnali di ritiro sociale negli adolescenti tra i 13 e i 18 anni.
• Basato su 136 casi clinici e validato su tre campioni distinti, il questionario è stato costruito con rigore metodologico, con l’obiettivo di fotografare in modo affidabile un fenomeno spesso invisibile, e di supportare interventi mirati.
• Oltre a fornire le basi teoriche e cliniche dello strumento, l’eBook offre ai lettori un codice sconto per l’acquisto del questionario ERRESSEGI, facilitandone l’utilizzo diretto e incentivando la diffusione di una cultura clinica più attenta al disagio nascosto degli adolescenti.

Frutto di anni di lavoro sul campo, il questionario ERRESSEGI permette di rilevare segnali di isolamento attraverso una piattaforma digitale e un approccio bio-psico-sociale

Negli ultimi anni il fenomeno del ritiro sociale in adolescenza ha assunto proporzioni sempre più rilevanti anche in Italia, tanto da richiedere un aggiornamento degli strumenti a disposizione di neuropsichiatri, psicologi e operatori sanitari dell’età evolutiva.

L’eBook "ERRESSEGI - Questionario di autovalutazione per il ritiro sociale in adolescenza" di Mauro Camuffo, pubblicato da Hogrefe Editore, risponde a questa esigenza clinica e formativa, offrendo ai professionisti uno strumento innovativo, validato e semplice da utilizzare, pensato per intercettare precocemente i segnali di chiusura relazionale nei giovani tra i 13 e i 18 anni.

Il ritiro sociale adolescenziale è una condizione psicopatologica che può passare inosservata per lungo tempo. Spesso si manifesta gradualmente, attraverso sintomi come l’isolamento dal gruppo dei pari, l’inversione del ritmo sonno-veglia, l’abbandono scolastico, l’abuso di internet e, nei casi più gravi, l’ideazione suicidaria.

A fronte di un fenomeno così complesso, la possibilità di disporre di un questionario autosomministrabile, come l’ERRESSEGI, rappresenta un supporto concreto per una diagnosi più tempestiva e per il monitoraggio nel tempo dell’efficacia degli interventi terapeutici.

Il volume, valido anche in ottica ECM FAD, accompagna il lettore alla scoperta del questionario, illustrandone la genesi all’interno del gruppo di lavoro SINPIA “Minorenni con ritiro sociale grave”, e il processo di costruzione e validazione scientifica. L’approccio adottato è di tipo bio-psico-sociale, e tiene conto della natura multifattoriale del ritiro sociale: dai fattori individuali a quelli familiari, fino a quelli culturali e digitali.

Il fenomeno del ritiro sociale: dalle origini giapponesi alla realtà italiana

Il termine hikikomori nasce in Giappone negli anni Ottanta per descrivere una condizione estrema di autoesclusione sociale: giovani che si ritirano nella propria stanza, evitando ogni tipo di interazione, in uno stato di isolamento che può durare mesi o anni.

Inizialmente considerato un problema culturale legato alla società nipponica, il ritiro sociale è oggi riconosciuto come una condizione presente anche in Europa e in Italia, dove assume caratteristiche proprie, pur condividendo gli elementi chiave del modello giapponese.

La letteratura scientifica più recente tende a interpretare l’hikikomori come un sintomo transdiagnostico, piuttosto che una patologia autonoma.

I ragazzi in ritiro possono presentare comorbidità con disturbi d’ansia, depressione, disturbi del neurosviluppo o di personalità. Ma in molti casi il ritiro appare come una risposta estrema a condizioni ambientali avverse, tra cui il bullismo, le pressioni scolastiche, le aspettative familiari e l’iperconnessione digitale. Il rischio è che questa condizione venga sottovalutata o confusa con atteggiamenti di semplice chiusura temporanea, quando invece si tratta di un progressivo allontanamento dalla realtà sociale.

Anche in Italia i numeri cominciano a delineare la portata del problema. Secondo i dati più aggiornati, il fenomeno coinvolgerebbe oltre 100.000 adolescenti. Studi condotti dal CNR e dall’Istituto Superiore di Sanità indicano che circa il 2% degli studenti tra i 14 e i 17 anni manifesta forme gravi di isolamento, con frequenti abbandoni scolastici e sintomi di disagio psicologico. La pandemia di Covid-19, con la chiusura delle scuole e la riduzione drastica delle interazioni sociali, ha aggravato ulteriormente la situazione.

Comprendere il ritiro sociale significa affrontare una molteplicità di fattori: biologici, psicologici, relazionali, culturali. Ed è proprio in questo contesto che nasce l’ERRESSEGI, come risposta operativa alla complessità di un disagio spesso invisibile.

ERRESSEGI: uno strumento operativo, validato e centrato sull’adolescente

Il cuore dell’eBook è la presentazione del questionario ERRESSEGI: uno strumento di autovalutazione pensato per essere utilizzato direttamente dagli adolescenti, con un linguaggio accessibile, tempi contenuti e una struttura adatta a rilevare anche i segnali più sfumati del ritiro sociale.

Composto da 35 item riferiti a 26 aree sintomatologiche, il questionario esplora aspetti cruciali come l’isolamento sociale, l’uso eccessivo di internet, l’inversione del ritmo sonno-veglia, la conflittualità familiare, la fobia sociale, fino all’ideazione autolesiva e suicidaria.

A distinguerlo da altri strumenti già esistenti è il suo sviluppo interamente italiano, costruito a partire da un’indagine condotta su 136 casi clinici reali e con il contributo attivo di neuropsichiatri infantili distribuiti su tutto il territorio nazionale.

La sua progettazione ha seguito un rigoroso iter scientifico, culminato in una validazione su tre campioni distinti: uno normativo, uno clinico e uno specifico, composto da adolescenti già in carico ai servizi NPIA per ritiro sociale grave. I risultati hanno confermato le buone proprietà psicometriche del test, rendendolo affidabile sia per la rilevazione iniziale sia per il monitoraggio degli esiti terapeutici.

La somministrazione avviene esclusivamente online, attraverso la piattaforma Hogrefe Testsystem (HTS), e richiede circa 20 minuti. Questo rende l’ERRESSEGI facilmente integrabile nei percorsi clinici dei servizi pubblici e privati, oltre che in ambito scolastico o nei contesti educativi. L’eBook guida passo dopo passo il professionista nell’uso corretto del questionario, illustrando i criteri di scoring, le modalità di interpretazione e le precauzioni per una somministrazione eticamente corretta.

Validazione scientifica e valore operativo per i servizi clinici

Uno degli aspetti più rilevanti del questionario ERRESSEGI è la sua solida base scientifica. La validazione è avvenuta attraverso uno studio rigoroso, approvato dal Comitato Etico dell’AUSL Toscana Sud Est, che ha coinvolto tre campioni ben definiti: uno normativo, uno clinico e uno specifico.

Il campione normativo era composto da 294 adolescenti sani, reclutati in diverse aree geografiche italiane, per garantire la rappresentatività socio-culturale. Il campione clinico includeva 76 pazienti dei servizi NPI con diagnosi psichiatriche ma senza ritiro sociale. Il campione specifico comprendeva 42 adolescenti seguiti dai servizi per un quadro di ritiro sociale grave (RSG).

I risultati hanno confermato le buone proprietà psicometriche dello strumento, in termini di attendibilità e validità. Il questionario è stato confrontato con strumenti già validati a livello internazionale, come l’HQ-25 giapponese, il CDI-2 per la depressione e lo YSR per le problematiche emotive e comportamentali. Questo confronto ha permesso di evidenziare la capacità dell’ERRESSEGI di individuare specificamente il ritiro sociale, distinguendolo da altre condizioni cliniche con sintomi sovrapponibili.

Il manuale fornisce indicazioni chiare per l’impiego del questionario nei contesti clinici, rendendolo uno strumento di immediata applicabilità nei servizi di neuropsichiatria infantile, ma anche utile in ambito scolastico, educativo e psicoterapeutico. Il punteggio ottenuto non è solo un indicatore di gravità, ma un vero e proprio supporto alla progettazione di interventi personalizzati. Inoltre, può essere utilizzato in modo ripetuto nel tempo per monitorare l’andamento del trattamento e valutare l’efficacia degli interventi messi in atto.

ERRESSEGI non si limita a “misurare” il ritiro sociale: lo rende visibile, quantificabile e affrontabile con strumenti clinici adeguati. È proprio questa combinazione di rigore metodologico e semplicità operativa a renderlo un alleato prezioso per tutti i professionisti che lavorano con gli adolescenti.

Un riferimento scientifico per affrontare una condizione sempre più invisibile

Il libro dedicato al questionario ERRESSEGI rappresenta un punto di svolta per chi lavora con adolescenti in condizioni di isolamento sociale. Il ritiro, spesso sommerso e silenzioso, può passare inosservato anche negli ambienti clinici più attenti.

Per questo uno strumento strutturato, validato e accessibile, come l’ERRESSEGI, costituisce un supporto concreto e tempestivo. La sua capacità di intercettare precocemente i sintomi, quantificarne la gravità e monitorarne l’evoluzione nel tempo lo rende estremamente utile sia nella fase diagnostica che nel follow-up terapeutico.

"ERRESSEGI - Questionario di autovalutazione per il ritiro sociale in adolescenza" accompagna il lettore nel contesto clinico e culturale in cui il ritiro sociale si sviluppa, ne spiega la costruzione dello strumento e offre indicazioni operative per la somministrazione, la lettura dei punteggi e l’integrazione nel percorso di presa in carico.

Il linguaggio è chiaro, l’impostazione è rigorosa ma accessibile, e le applicazioni pratiche sono immediatamente trasferibili nella pratica professionale.

Un ulteriore valore aggiunto dell’eBook è la possibilità, per i partecipanti al corso ECM, di acquistare il questionario ERRESSEGI con uno sconto riservato, utilizzando il codice coupon allegato. Ciò permette di integrare rapidamente il test nei propri strumenti di lavoro, senza passaggi complicati o costi aggiuntivi non previsti.

Infine, questo lavoro contribuisce a far crescere la consapevolezza clinica su una condizione giovanile che è ancora poco compresa e spesso stigmatizzata. Dare un nome, una forma e una misurabilità al ritiro sociale adolescenziale significa anche legittimare il disagio dei ragazzi e offrire ai professionisti strumenti migliori per aiutarli.