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A quale età lasciare da soli a casa i figli dovrebbe essere considerato abbandono di minore?

Quando lasciare da soli i figli a casa è abbandono di minore

L’abbandono di minore rappresenta uno dei fenomeni più denunciati negli ultimi anni. Le conseguenze dal punto di vista neurologico e psicologico rappresentano il focus del dibattito della comunità pediatrica e scientifica riguardo il limite minimo d’età entro il quale è necessario intervenire dal punto di vista legale.

La tempestività dell’intervento può prevenire condizioni di disagio e criminalità minorile.

futuro studente corso ECM

Fattori predittivi e conseguenze dell’abbandono di minore sullo sviluppo del bambino

La sindrome dell’abbandono di minore è stata riconosciuta da oltre vent’anni ((Wolock & Horowitz, 1984), eppure ci sono ancora delle lacune sul piano della ricerca. Gli effetti sono altrettanto gravi come quelli associati ad abuso fisico, sessuale e nei casi di violenza domestica in presenza di minori (Hart, Binggeli e Brassard, 1998; Trickett & McBride-Chang, 1995).

Ad aggravare una condizione già difficile, Pelton (1994) ha evidenziato altri fattori che concorrono nei casi di abbandono:

  • Povertà cronica
  • Deficit assistenziali
  • Psicopatologia dei genitori
  • Abuso di sostanze
  • Assenza di una dimora fissa
  • Separazione familiare
  • Scarsa cura prenatale e postnatale

La negligenza infantile continua ad essere la forma più comunemente segnalata di maltrattamento sui minori e colpisce circa 30 bambini su 1000 negli Stati Uniti e rappresenta il 70% di tutte le denunce di maltrattamento (Sedlak & Broadhurst, 1996).

L’incidenza è tale da essere aumentata del 100% nel periodo tra il 1986 e il 1993, causando una serie di situazioni croniche che non sono identificabili come “semplici incidenti domestici”.

In Nord America il fenomeno si traduce in incapacità di sorvegliare adeguatamente il bambino (Trocm& Wolfe, 2001; USDHHS, 2000) e ha conseguenze come:

  • Danni fisici
  • Trascuratezza fisica
  • Comportamenti criminali
  • Negligenza medica
  • Mancata supervisione in caso di abusi sessuali
  • Trascuratezza emotiva

Questi fattori incidono sullo sviluppo di disturbi comportamentali, cognitivi ed emotivi nel bambino (Jellen, McCarroll e Thayer, 2001; Kaplan, Pelcovitz, & Labruna, 1999).

A quale età si può considerare abbandono di minore

Per poter fare chiarezza dal punto di vista legislativo su una situazione che è in continua espansione e che presenta molti aspetti da approfondire, la ricerca dell’American Academic of Pediatrics (AAP) 2019 National Conference & Exhibition si interroga su quale sia il limite minimo d’età nei casi di abbandono di minore.

Nello studio i ricercatori hanno intervistato 485 membri della National Association of Social Workers (NASW) appartenenti al protocollo "Assistenza ai minori / famiglia" da ottobre a dicembre 2015.

Le loro valutazioni qualitative riguardavano le condizioni di un bambino di età variabile lasciato da solo a casa per quattro ore, indicando anche la sussistenza di premesse legali per abbandono di minore.

Dai risultati gli assistenti sociali avevano più probabilità di dichiarare lo stato di abbandono di minore nel caso in cui il bambino venisse lasciato da solo a casa e subiva un infortunio, come ha affermato Charles Jennissen, MD, FAAP, professore clinico e medico dello staff di medicina d'urgenza pediatrica per l'Università dell'Iowa Carver College of Medicine di Iowa City.

Quando venivano considerate le condizioni in cui vi era la necessità di intervento legale, la metà degli assistenti sociali aveva più probabilità di considerarlo abbandono quando i bambini avevano un’età inferiore a 12 anni. Altri, invece, hanno considerato l’età minima per l’intervento al di sotto dei 10 anni.

Sebbene l'evidenza indichi la gravità dell'abbandono, non esiste una definizione federale del termine perché stati diversi hanno standard di valutazione differente. Poiché alcuni sistemi di assistenza all'infanzia esistono come agenzie amministrate dalla contea la definizione di abbandono può variare anche all'interno di uno stato particolare.

Quando l’abbandono di minore è cronico

L’abbandono si riferisce ad uno scenario in cui mancano cure adeguate, incluso il rispetto dei bisogni di base come cibo e alloggio, cure mediche ed educative. Quando diventa cronico è perché si sono verificati ripetuti episodi di abbandono, spesso in momenti diversi dello sviluppo del bambino.

Secondo Patricia Logan-Green, docente dell’Università della Buffalo School of Social Work, la negligenza rappresenta un problema importante per la protezione dell’infanzia. Nonostante questo, mancano gli strumenti di valutazione efficaci per identificare il rischio associato e i fattori protettivi dell’abbandono cronico.

Insieme ad Annette Semanchin Jones, professoressa di lavoro sociale presso UB, ha pubblicato uno studio su come le valutazioni inefficaci siano spesso il risultato dell’uso di strumenti che non includono elementi di rischio e di protezione.

Per la loro ricerca, Logan-Greene e Semanchin Jones hanno etichettato come “negligenza” i casi che riportavano cinque o più segnalazioni indagate dalle agenzie per la protezione dei minori nell’arco di cinque anni.

Lo studio di tipo longitudinale ha analizzato circa 2000 casi dal momento della prima segnalazione di abbandono in poi per determinare la cronicità della situazione.

Come afferma Logan-Green, la maggior parte degli strumenti non sono stati sviluppati in riferimento al concetto di negligenza cronica e precedenti ricerche hanno sottolineato come la presenza di buoni sistemi di supporto prevenga l’abbandono (Luthar, Cicchetti, & Becker, 2000).

Nonostante questo, il 99% delle famiglie che presentavano episodi di abbandono venivano classificate come supportive.

In conclusione, la mancanza di supervisione di un adulto contribuisce ad un’alta percentuale di danni fisici e psicologici nei minori. I risultati suggeriscono il bisogno di delineare, da parte della comunità scientifica, un quadro normativo uniforme e leggi sulla sicurezza del minore che tenga conto della realtà dei diversi Paesi del mondo. 

Tra le conseguenze più dirette è importante ricordare che l' abbandono di minore può creare le condizioni per lo sviluppo di stress e disturbi di somatizzazione, argomento approfondito anche nel nostro corso ECM "Stress e disturbi da somatizzazione" a cura di Enzo Grossi e Angelo Compare. 

È infatti necessario creare uno strumento di valutazione standardizzato e generalizzabile per aiutare gli assistenti sociali e gli operatori del settore ad individuare più efficacemente i casi di abbandono. Questo è possibile anche grazie alla coesione tra istituzioni, comunità scientifica e famiglie in un’ottica prospettica per il benessere fisico e mentale dei bambini.

Leggi anche:

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Fonti:

American Academy of Pediatrics. "At what age is it considered child neglect to leave a child home alone?." ScienceDaily. ScienceDaily, 25 October 2019.

Hart, S. N., Binggeli, N. J., & Brassard, M. R. (1998). Evidence for the effects of psychological maltreatment. Journal of Emotional Abuse, 1, 27–58.

Pelton, L. H. (1994). The role of material factors in child abuse and neglect. In G. B. Melton & F. D. Barry (Eds.), Protecting children from abuse and neglect: foundations for a new national strategy (pp. 131–181). New York: Guilford.

Wolock, I., & Horowitz, B. (1984). Child maltreatment as a social problem: the neglect of neglect. American Journal of Orthopsychiatry, 54, 530–543.

Inserita il 08/01/2020

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