Catalogo per professione
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Dalla digital transformation alla sanità empatica: il viaggio professionale di Marco De Santis tra innovazione, dati e umanità
Con esperienze internazionali e un pensiero olistico radicato nella mindfulness, sviluppa percorsi formativi che valorizzano l’identità del professionista e l’autenticità delle connessioni umane
Economista e formatore, Marco De Santis ha costruito un percorso che unisce competenze manageriali, visione internazionale e un profondo interesse per la crescita umana.
Laureato in Economia alla Sapienza di Roma, ha lavorato in TIM dal 1998 al 2025, guidando progetti di Digital Transformation in Europa e in Brasile, oltre a iniziative di alfabetizzazione digitale e alla creazione del Project Management Office aziendale.
Certificato PMP, Lego Serious Play Trainer e Advanced Mindfulness Teacher, è oggi co-fondatore e Chief Learning Officer di Koinè Academy, dove sviluppa percorsi di formazione che mettono al centro la persona e la sua capacità di apprendere in modo consapevole.
Collabora con università e business school e dal 2024 insegna Sanità Digitale nel master in Management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie di UnitelmaSapienza ed è docente di Project Management nei percorsi master internazionali ed executive della Rome Business School.
Nello stesso anno ha ideato Io mi collego®, un framework che fonde mindfulness e serious play per favorire connessioni autentiche tra individui e tecnologia.
La collaborazione con ebookecm.it nasce dal desiderio di portare questa visione nel mondo della formazione sanitaria a distanza: un approccio che unisce rigore e sensibilità, innovazione e umanità, con l’obiettivo di rendere la cura un’esperienza realmente condivisa.

"Curare significa amare, non solo occuparsi dell’individuo come caso clinico", sostiene Marco De Santis
Come è iniziato il suo percorso professionale?
Era il 1998, un contesto in piena evoluzione, specialmente per la telefonia mobile e sono rimasto subito affascinato dalla proposta di TIM: gestire progetti internazionali. Era il mio mondo, la mia dimensione e, con convinzione e determinazione, mi sono immerso nel mondo delle telecomunicazioni e delle grandi aziende.
Come ha conosciuto la realtà di ebookecm.it?
Un puro caso. Durante una docenza in un percorso di formazione in FormaCamere nel 2022 ho incontrato un project manager che mi ha parlato di ebookecm.it in termini entusiastici e del dott. Carlo Duò come un visionario e la casa editrice come un incubatore di idee e innovazione. Così è iniziata la collaborazione, che ritengo essere uno dei momenti fondamentali del mio percorso professionale.
Quali sono gli aspetti più importanti che vorrebbe trasmettere ai professionisti sanitari con i suoi corsi?
Il ruolo centrale dell’essere umano rispetto alla tecnologia e alla burocrazia e la loro fondamentale attività per garantire cure sempre migliori alle persone assistite. Il concetto di cura che utilizzo nei miei corsi è olistico. Curare significa amare, non solo occuparsi dell’individuo come caso clinico: questo è il punto fondamentale dei miei libri e delle mie lezioni e l’alleanza con il digitale può essere preziosa.
Secondo lei, quali sono le sfide principali che i professionisti sanitari dovranno affrontare nei prossimi anni nel suo ambito?
La motivazione e l’evoluzione del ruolo in un contesto sempre più digitale. La ricerca dell’equilibrio funzionale con la tecnologia. Il recupero psicofisico del professionista sarà sempre più importante: burnout e stress da lavoro correlato sono sempre alle porte.
Le nuove organizzazioni aziendali, in campo sanitario, dovranno mettere a disposizione risorse per garantire l’adempimento all’art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana (l’articolo stabilisce che la salute è un diritto fondamentale e che lo Stato deve garantirne la tutela e l’accesso alle cure. Nessuno può essere obbligato a trattamenti sanitari contrari alla propria volontà, nel rispetto della dignità umana. NdR).
Il pensiero del professionista sanitario non dovrà distaccarsi dal principio fondamentale del suo mandato: il paziente al centro, nonostante tutto e nonostante tutti.
Come immagina l’evoluzione del suo settore nei prossimi 5-10 anni?
Integrato, interconnesso, digitale e…umano. Sanità di territorio che supera il concetto ospedalecentrico e una partecipazione sempre più attiva del paziente, esperto, alla co-progettazione del proprio percorso di cura.
Che consiglio darebbe a un giovane professionista che inizia ora la sua carriera?
Di prepararsi, di formarsi, di essere flessibile e aperto a qualsiasi innovazione, mantenendo l’unicità e la bellezza dell’essere umano che nelle professioni di aiuto esprime tutto il suo potenziale.
C’è un episodio della sua esperienza lavorativa che l’ha colpita particolarmente e che vorrebbe condividere?
Una studentessa del mio master, il giorno successivo al webinar sulla place identity che ho condotto in UnitelmaSapienza mi scrive una mail allegando delle foto con uno storytelling sulla sua iniziativa di “arredare” con materiali di riciclo un sottoscala in un reparto di psichiatria infantile.
Il nulla e il brutto erano stati sostituiti, a costo zero, con un piccolo angolo di speranza e ho percepito un senso di orgoglio e di gratitudine che non dimenticherò mai.
Fuori dal lavoro, quali passioni o interessi coltiva?
Yoga, meditazione, musica, convivialità. La ricerca costante di nuovi stimoli mi sta guidando nell’esplorazione. Dal pane fatto in casa alla cucina, all’arte.
Se dovesse pensare al titolo di un libro o di un film che le è rimasto particolarmente impresso per affinità con il suo settore, quale sarebbe?
Nessun dubbio. Patch Adams.
C’è un pensiero motivazionale, o un concetto, da cui trae ispirazione nel suo lavoro?
Uno razionale: without data, you’re just another person with an opinion (senza un dato puntuale e preciso, sei solo un’altra persona con un’opinione).
Uno irrazionale: il tempo non esiste. La vita va allargata e non allungata.
Un auspicio di giovinezza: se i sogni non fanno paura, non stai sognando abbastanza forte.
Che messaggio vorrebbe lasciare ai lettori dei suoi corsi ECM?
Di allargare gli orizzonti e lasciarsi ispirare. Non è il tempo di dare risposte, ma di fare domande e di coltivare il dubbio e l’errore come elementi positivi, funzionali alla crescita personale e professionale.
Su quali nuovi progetti sta lavorando e dove potranno ritrovarla i lettori in futuro?
Giardini sensoriali, place identity, bodytelling e, soprattutto, narrazione e storytelling dell’esperienza sul campo. Questi saranno i temi che ispireranno i miei nuovi progetti editoriali.
Una visione che unisce innovazione digitale e umanità
L’esperienza di Marco De Santis dimostra come la trasformazione digitale, anche nel settore sanitario, possa diventare un percorso di crescita umana oltre che tecnologica.
La sua visione, fondata sull’equilibrio tra mente, corpo e relazioni, offre un modello formativo che restituisce centralità alla persona, al benessere e alla consapevolezza.
Nei suoi corsi di ebookecm.it e nei suoi progetti futuri, la tecnologia non è mai un fine ma un mezzo per costruire connessioni autentiche e rendere la cura più empatica e partecipata.
Un approccio che invita a guardare al futuro con competenza, sensibilità e spirito di ricerca.
Domande & Risposte
Come è iniziato il percorso professionale di Marco De Santis?
Il suo percorso è iniziato nel 1998, in un periodo di grande evoluzione per la telefonia mobile. Affascinato dal progetto di TIM e dalla possibilità di gestire progetti internazionali, Marco De Santis ha scelto di immergersi nel mondo delle telecomunicazioni e delle grandi aziende, iniziando così una carriera orientata all’innovazione e alla trasformazione digitale.
Quali sono gli aspetti più importanti che Marco De Santis vuole trasmettere ai professionisti sanitari con i suoi corsi?
Nei suoi corsi, Marco De Santis sottolinea il ruolo centrale dell’essere umano rispetto alla tecnologia e alla burocrazia. Promuove una visione olistica della cura, intesa come atto d’amore e non solo come gestione del caso clinico. L’alleanza con il digitale, se vissuta in modo consapevole, può migliorare la qualità dell’assistenza e la relazione con il paziente.
Su quali nuovi progetti sta lavorando Marco De Santis?
Marco De Santis sta sviluppando progetti dedicati a giardini sensoriali, place identity, bodytelling e narrazione dell’esperienza sul campo. Temi che continueranno a ispirare i suoi lavori editoriali e formativi, con l’obiettivo di unire innovazione, empatia e crescita personale.
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